Ci sono le grandi battaglie che richiedono tempo, cambio di paradigma, condivisione e azione politica.
Poi, nel frattempo, ci sono le battaglie piccole e quotidiane, quelle di buon senso, utili, sensate e opportune. Le prime non escludono le seconde. Al contrario, credo traggano linfa e sostanza reciprocamente.
Questa proposta mi sembra una di quelle cose importanti, da sostenere e rilanciare. Perché in molti parliamo di economia circolare, ma dalla teoria alla pratica il passo è quasi sempre più lungo del tempo che abbiamo a disposizione, della nostra capacità oggettiva di starci dietro.
Ecco perché, in attesa di un cambiamento più grande e complessivo, sarebbe utile intanto convincere i decisori politici a mettere mano a questa proposta, e renderla concretamente percorribile.
Provare per credere: andate ad aprire quell’armadietto in cui tenete i tanti (troppi?) medicinali che il vostro medico di famiglia (e/o la pubblicità) vi ha fatto acquistare. Quanti sono scaduti, quanti lo diventeranno nel giro di qualche settimana? Serviva comprare tutta la scatola?